martedì 29 agosto 2017

#Focus [5] Hearts: scelto il sucessore di Cathro, Levein nomina se stesso.



Il Director of Football Craig Levein ha affidato il ruolo di manager a Craig Levein.


Può suonare strano, ed in effetti lo è. Craig Levein ha scelto sé stesso per il ruolo di manager della squadra.
Innanzitutto cos'è il DOF ( director of football) ?Italianizzando il termine possiamo dire che è un direttore sportivo con ampio potere, in pratica è un General manager con mansioni puramente tecnico/sportive. Una figura ibrida che ha potere decisionale e di supervisione della parte calcistica societaria.
Con l'esonero di Cathro la squadra era rimasta senza guida, Levein aveva nominato Jon Daly ( suo uomo di fiducia ) quale caretaker manager in attesa della nomina di un allenatore di blasone . Nomina che non è mai arrivata, e con la squadra in crisi di risultati e d'identità era necessario cambiare rotta il prima possibile, ed ecco che tra le mille soluzione proposte si è optato per la scelta più conservativa: una persona che conosce l'ambiente, e soprattutto fa parte di esso da tempo.
Scelta condivisibile o meno, sta di fatto che Levein dopo gli ottimi anni a Dundee sponda United, ha fatto ovunque male, passando anche per un esonero dalla nazionale scozzese. Affidare una squadra in crisi ad un manager in fase calante non è una grande idea.

Bobby Burns

mercoledì 2 agosto 2017

Focus [4] SCOTTISH PREMIERSHIP: la presentazione della stagione 2017/18




Di seguito la presentazione delle 12 squadre al via della Scottish Premiership 2017/18, sopra ad ogni squadra la valutazione, da 1 a 5 stelle

★★★★★
Celtic: Sono i favoriti, anzi gli stra-favoriti.I Rodgers's Bohys sono reduci dalla stagione perfetta, imbattuti in campo nazionale e conquistatori del treble domestico. Rispetto all'anno scorso è cambiato poco o nulla, ma l'incognita mercato ( con Dembele e Sviatchenko al centro delle attenzioni ) potrebbero privare l'allenatore gallese di una o due pedine importanti difficili da sostituire. Ripetere i record della stagione precedente sarà difficile, ma non impossibile.

★★★★
Rangers: arrivano da una stagione difficile, le débâcle negli oldfirm ed il terzo posto in classifica sono lo specchio di un campionato da dimenticare. L'anno scorso c'era la scusante del ritorno in Premier dopo anni di purgatorio, quest'anno invece sarà vietato sbagliare, la vittoria del campionato sembra fuori discussione, ma una stagione più che dignitosa ( e magari un trofeo domestico ) sono ampiamente alla portata.
Fondamentale sarà il fattore Caixinha, il manager portoghese ha già ricevuto feroci critiche dagli addetti ai lavori e dai tifosi per l'incredibile eliminazione in Europa League per mano di dilettanti lussemburghesi, ma la squadra è ancora un cantiere aperto, lui ha chiesto tempo, vedremo se l'amalgama portoghese/scozzese darà i suoi frutti oppure no.

★★★★
Aberdeen: della squadra che l'anno scorso ha centrato un ottimo secondo posto è rimasto poco, tra chi ha scelto la strada di Ibrox, chi ha risposto positivamente alle sirene dei campionati "esotici", McInnes ha perso parecchi tasselli. Il manager (che in estate ha rigettato l'offerta del Sunderland) ha comunque operato bene sul mercato, e sulla carta i nuovi acquisti non dovrebbe far rimpiangere le partenze. Obiettivo non troppo nascoto il secondo posto.

★★★
St Johnstone: tre stelle per la squadra di Perth, realtà consolidata in Premiership da anni stabilmente nella TOP6. Le difficoltà degli Hearts potrebbero rendergli la vita facile nella lotta al piazzamento che vale l'Europa League, il quarto.

★★★
Hibernian: tre stelle anche per la neo promossa Hibernian, che sarà la mina vagante del campionato. Un organico di tutto rispetto, la fame di vittoria e rivalsa dopo due anni difficili in Championship, l'esperienza del manager Neil Lennon, ci sono tutte le carte in ordine per arrivare tra le prime sei. Attenzione all'affare Stokes, se la punta irlandese dovrebbe arrivare ad Easter Road la compagine di Leith potrebbe puntare all'Europa.

★★
Partick Thistle: rispetto alla rosa che la scorsa stagione ha ben figurato nell'arco di tutto il campionato è cambiato poco o nulla, la terza squadra di Glasgow sarà, come nelle ultime stagioni, scorbutica da affrontare, in grado di piazzare l'upset su avversari più quotati.

★★
Hearts: la stagione è iniziata nel peggior modo possibile, ed il cambio di tecnico, silurato Cathro dopo l'eliminazione in coppa di lega, non fa che aumentare la confusione intorno a Tynecastle. Il rischio è quella di una stagione di transizione, veleggiando a metà classifica senza sussulti. La rosa comunque è buona, un manager capace può fare bene e regalare qualche soddisfazione al popolo maroon. Rimandata a settembre comunque, a fine mercato e con un nuovo manager si potranno fare valutazioni differenti.

Con una stella raggruppiamo le cinque squadre che, presumibilmente, lotteranno per non retrocedere: Motherwell, Kilmarnock, Dundee, Ross County ed Hamilton. In rigoroso ordine sparso, fatta eccezione per l'Hamilton, che sulla carta sembra avere meno cartucce da sparare rispetto alle rivali.

Bobby Burns

martedì 1 agosto 2017

#ScoziaOvale [1] Il PRO12 diventa PRO14: il rugby "celtico" allarga i confini al Sudafrica





PRO12 Nata inizialmente come Celtic League ( nel lontano 2001), il campionato prevedeva la partecipazione di squadre gallesi, irlandesi e SCOZZESI.
Il torneo fu creato principalmente per aumentare il livello di competitività delle tre federazioni/nazionali sopra elencate, e allo stesso tempo per aumentare le entrate delle suddette Union, che con l'avvento del professionismo erano povere e deboli, rispetto ai vicini inglesi ed ai francesi, che a cavallo degli anni 2000 dominavano sia a livello di club, che a livello di squadre nazionali.
La Celtic League ha cessato di esistere, di fatto, con l'ingresso delle due squadre italiane ( o meglio dire franchigie ). Le motivazioni non sono troppo distanti da quelle descritte sopra, e anche se con qualche problema, i due team italiani sono sopravvissuti più del tempo pronosticato da tanti appassionati ed addetti ai lavori nostrani.

PRO14 Per come sarà strutturato il torneo vi rimando a questo articolo di ONRUGBY , dal prossimo anno quindi vedremo le due franchigie scozzesi ( Glasgow ed Edimburgo ) battagliare anche contro due squadre sudafricane, e chissà mai che tra qualche anno non capiti qualche sfida oltre oceano vs team americani, visti i progetti (seri) del board del torneo di allargare a dismisura i confini del torneo.
E nel calco? Sarà mai possibile vedere competizioni che coinvolgono squadre di più continenti? Visto lo strapotere, economico e sportivo, di alcune squadre europee, e vista la fame di soldi ed entertainment della UEDA & FIFA mai dire mai.

Bobby Burns