mercoledì 29 novembre 2017

Bobby's Pub [7]: Dove arriverebbe un XI formato da scozzesi, che giocano in Inghilterra, nella Scottish Premiership?




Il recente strapotere domestico del Celtic, cannibale in campionato e nelle coppe, imbattutto da oltre 60 partite mi ha fatto sorgere una domanda: potrebbe una squadra di scozzesi, che attualmente giocano in Inghilterra, competere contro i ragazzi di Brendan Rodgers?
Ipotesi: prendiamo i migliori undici scozzesi che militano nei campionati inglesi e formiamo una squadra, dove potrebbe arrivare in classifica? Potrebbe dare filo da torcere al Celtic? Oppure lotterebbe con l'Aberdeen ed i Rangers? Risposte soggettive ovviamente, ma proviamo.

David Marshall ( Hull City )

Callum Paterson ( Cardiff City )
Grant Hanley ( Norwich City )
Charlie Mulgrew ( Blackburn )
Andrew Robertson ( Liverpool )

James McArthur ( Crystale Palace )
Darren Fletcher ( Stoke City )

James Morrison ( WBA )
Robert Snodgrass ( Aston Villa )
Matt Phillips ( WBA )

Chris Martin ( Derby County )

Ho scelto un 4-2-3-1 con l'esperienza di Marshall in posrta. Linea difensiva come detto a quattro con Hanley e Mulgrew in mezzo la difesa, senza dimenticare i possibili backup Liam Cooper o Russel Martin.
Davanti alla difesa pochi dubbi con Fletcher e McArthur, con un Craig Bryson che scalpita in panchina. Nei tre davanti sacrificato Anya, sugli esterni Phillips e Snodgrass danno tanta qualità e quantità. Davanti la boa Chris Martin, con Steven Fletcher pronto a subentrare.
È una squadra in grado di lottare per il primo posto in campionato, il livello generale è di poco inferiore alla rosa del Celtic.

Bobby Burns

giovedì 23 novembre 2017

Bobby's Pub [6]. Addio Hampden Park? Il Queen's Park attacca la federazione



Il contratto tra Scottish Football Association e Queen's Park, per la gestione dello stadio Hampden Park, scadrà nel 2020, e non certo un segreto il fatto che la federazione stia cercando una nuova location dove trasferire i propri uffici oltre che, ovviamente, far giocare i match interni della nazionale.
La scorsa settimana Reagan, Chief Executive della SFA, ha incontrato i vertici della federazione rugby. L'argomento? Una possibile co-gestione di Murrayfield, casa, o meglio tempio, della palla ovale scozzese. Sulla spinta dei recenti match giocati nell'impianto capitolino dagli Hearts (durante l'ammodernamento di Tynecastle), la SFA ha individuato questo stadio tra le possibili destinazione del dopo Hampden. Nulla di ufficiale e nessuna trattativa sul banco, solo un incontro conoscitivo per gettare le basi per un'eventuale futura trattativa.
Reagan, interpellato sull'eventualità di abbandonare l'impianto di Glasgow, ha dichiarato che la somma di 800.000 sterline che la federazione sborsa ogni anno al Queen's Park è eccessiva, un salasso che la SFA non si può permettere in futuro.
Il Queen's Park dal canto suo ha preso immediatamente posizione: in primis hanno dichiarato che per una clausola contenuta nel contratto non possono divulgare la cifra esatta dell'affitto, ma ha specificato che si tratta di una somma molto inferiore di quella dichiarata da Reagan.
In secondo luogo è emerso che i costi di gestione, manto erboso e quant'altro, che la federazione prende in carico vengono scalati dal contratto.
Dove sta la verità? Al momento non ci sono prove in merito, di sicuro le dichiarazioni di Reagan giocano tutto a favore dell'addio ad Hampden, cifre o non cifre.
Bobby Burns

giovedì 9 novembre 2017

Hampden Roar [2]: Scozia itinerante slegata da Hampden? Si può, anzi, si deve fare


E se la Scozia, anziché giocare i suoi match ad Hampden Park, diventasse una nazionale itinerante?
In barba alla tradizione è un'opportunità da valutare e tenere in seria considerazione allo stato attuale delle cose.
È ormai chiaro che, dopo la ristrutturazione di Hampden Park, con relativa diminuzione di posti a sedere, il clima nello stadio si è notevolmente affievolito, senza considerare la scomodità di visibilità a cui sono sottoposti i tifosi seduti nelle prime file delle curve dello stadio.
Con impianti quali Celtic Park ed Ibrox ha davvero ancora senso mantenere una sede fissa come è attualmente Hampden ? No. I due stadi di Glasgow potrebbero ospitare i match di cartello, mentre Easter Road, Tynecastle o Pittodrie per citarne tre, ospiterebbero i match di "seconda fascia", con meno pubblico ma più atmosfera, visto che si giocherebbe in veri e propri catini incandescenti.
È tempo di cambiare, di abbandonare la tradizione per il bene della Tartan Army e, soprattutto, dei suoi tifosi.

Bobby Burns