martedì 23 gennaio 2018

#Hampden Roar [4]: La federazione scozzese ha toccato il fondo



La recente gestione dell' "affare O'neill" getta ombre inquietanti su Stewart Regan* e co.
Breve cronistoria per chi ha perso alcuni passaggi: è il mese di ottobre quando la SFA comunica in via ufficiale di non aver rinnovato il contratto di ct a Gordon Strachan. Decisione legittima, in parte giustificata ed in linea con il pensiero maggioritario dei supporter della Tartan Army.
I papabili alla successione sono pochi, anzi uno solo, ed il profilo è quello di Michael O'Neill, allenatore dell'Irlanda del Nord capace di portare i suoi agli ottavi di finale di Euro2016.
Ma c'è un problema, O'neill ha un contratto con la federazione nordirlandese sino al 2020. Per poter avviare una negoziazione serve l'autorizzazione di essa, che arriva solo a gennaio, tre mesi dopo il primo approccio.
O'Neill e la federazione si iniziano a trattare, Regan sprizza ottimismo, l'affare sembra andare in porto facilmente, ma il 22 gennaio ecco la doccia gelata. O'Neill non accetta, resta dov'era, la Tartan Army è senza CT.
È paradossale che una federazione, negli ultimi tre mesi, abbia dormito sonni tranquilli credendo che l'ex manager del Brechin City avrebbe accettato la loro offerta. Ingenui e patetici, i vertici della federazione, oltre alla magra figura dinnanzi agli occhi di tifosi ed addetti ai lavori, si sano dimostrati non all'altezza della situazione. La SFA ha urgente bisogno di un restyling ai piani alti, o meglio ancora, una completa epurazione per ridare smalto ad una federazione giunta a livelli ignobili.

* Chief Executive della Scottish Football Association.

Bobby Burns

Nessun commento:

Posta un commento